Cap.2
Poeta solitario
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Alla scuola elementare, a differenza di quella dell'infanzia, ci andai
volentieri e presto capirete anche il perché.
La mia maestra prediligeva l'
italiano e così passavamo gran parte del nostro tempo a scrivere temi,
imparare poesie e leggere racconti, abitudine che fortunatamente ancora
adesso conservo.
Praticamente ci piegava la schiena con le poesie di
Leopardi, Pascoli, Ungaretti, Montale... ma credo che a livello inconscio
qualcosa sia rimasto ed ogni volta che mi trovo a scrivere un testo di una
canzone il mio censore interno presta molta attenzione alla scelta ed
utilizzo delle parole.
Tutto questo naturalmente andava a scapito di chi
aveva uno stile di pensiero portato più per le discipline scientifiche e
matematiche, vedendo così inespresse le proprie potenzialità, ma si sa che
questo è uno dei grandi limiti della scuola.
Gli insegnanti normalmente non
solo tendono a focalizzare l'attenzione sulle cose che più gli interessano,
ma privilegiano e valorizzano gli alunni con uno stile di pensiero simile al
loro ed io fortunatamente, per una volta tanto, mi trovai sul giusto
binario.
Inoltre ricordo che mi presi una sbandata colossale per una
biondina più piccola di me e per poterla vedere andavo a scuola anche quando
c'era la neve,
ahh!!! a volte quanto è amabile la scuola!...(continua)